"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°48 del 2013
Aggiornamento della settimana -
dal 23 al 29 novembre 2013 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 6 dicembre 2013 |
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N. B. La Lectio è temporaneamente sospesa
“In
questi giorni stiamo pregando e unendo le forze per aiutare i nostri
fratelli e sorelle delle Filippine, colpiti dal tifone. Queste sono le
vere battaglie da combattere. Per la vita! Mai per la morte!”
Al
termine dell’Udienza generale di mercoledì 13 novembre, Papa Francesco
è così tornato a ricordare il disastro che ha colpito le Filippine,
dopo che già domenica scorsa aveva invitato a “pregare e far giungere
anche il nostro aiuto concreto”.
Raccogliendo l’accorato invito del Santo Padre, domenica 1 dicembre 2013 in tutte le chiese d’Italia si terrà una colletta nazionale, indetta dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana a sostegno delle popolazioni provate dal disastro.
Colletta nazionale per le Filippine---------------------------------------------------------------
SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA" La gioia del Vangelo riempie il cuore... Preferisco una Chiesa accidentata... Trasformazione missionaria della Chiesa...---------------------------------------------------------------(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)ESORTAZIONE APOSTOLICA
EVANGELII GAUDIUM
DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
AI VESCOVI
AI PRESBITERI E AI DIACONI
ALLE PERSONE CONSACRATE
E AI FEDELI LAICI
SULL' ANNUNCIO DEL VANGELO
NEL MONDO ATTUALE
il testo integrale EVANGELII GAUDIUMUn
documento “programmatico e esortativo” in cui Papa Francesco indica
alla Chiesa di farsi compagna di strada di quanti sono alla ricerca di
Dio. Questa in estrema sintesi la definizione emersa in Sala Stampa
della Evangelii Gaudium, documento nel quale la parola “gioia” compare
ben 59 volte. Questa Esortazione apostolica, ha spiegato padre Federico
Lombardi, è stata scritta dal Pontefice di sua mano, in spagnolo, nel
mese di agosto, dopo la Gmg di Rio. Nel suo intervento, mons.
Fisichella ha sottolineato che questo documento si pone in continuità
con l’insegnamento di Paolo VI nell’Evangelii nuntiandi, ribadendo la
centralità della persona di Gesù come “primo evangelizzatore”. Un
testo, ha soggiunto, che invita a “recuperare una visione profetica e
positiva della realtà, senza distogliere lo sguardo dalle difficoltà”.
Quindi,mons. Fisichella ha tratteggiato la struttura fondamentale
dell’Evangelii Gaudium...
Esortazione programmatica e profetica: la presentazione di “Evangelii Gaudium” in Sala Stampa la trascrizione integrale della CONFERENZA
STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ESORTAZIONE APOSTOLICA EVANGELII GAUDIUM
DEL SANTO PADRE FRANCESCO SULL’ANNUNCIO DEL VANGELO NEL MONDO ATTUALEC’è
tutto il pontificato di Francesco, le sue parole dette e ripetute in
questi mesi. Ma non sono le linee guida del pontificato. L’Esortazione
apostolica Evangelii gaudium, “La gioia del Vangelo”, è un testo che
spiega come si deve fare per considerare il Vangelo il sussidiario del
cristiano e come comportarsi di conseguenza.
È
un testo completo, pedagogico, dove Bergoglio prende per mano il
lettore e gli indica la via giusta per far diventare il Vangelo
rilevante nell’attualità del mondo e nell’attualità della Chiesa.
Chiede
a tutti conversione al Vangelo, come se fosse stato dimenticato,
seppellito sotto montagne di documenti aggiunti, sotto cumuli di norme
e di concetti morali e spirituali, sotto strati di strutture
istituzionali ecclesiastiche.
Ma
sbaglia chi prova a definire l’Evangelii gaudium un ennesimo documento.
Non lo è. Anzi, è una novità assoluta. È il vademecum della conversione
al Vangelo, un navigatore per capirlo e metterlo in pratica nel mondo
complicato di oggi. È la prova che papa Francesco non è un agitatore di
folle, non è solo un uomo e un Papa a cui guardare emozionandosi per i
suoi gesti e le sue frasi ad effetto. Dietro a quei gesti e a quel
sorriso c’è la solidità di argomenti importanti a partire dalla
«conversione del papato: siamo avanzati poco in questo senso»...
L’Evangelii
gaudium darà fastidio, sarà una frustata sul mondo e sulla Chiesa. Il
rischio è che ora qualcuno si applichi a smontarla o a
contestualizzarla. Che sarebbe ben peggio.
EVANGELII GAUDIUM: LA RIVOLUZIONE È RIPARTIRE DAL VANGELONon
imprigionare Gesù in «schemi noiosi» o «pessimismo sterile», ma «porte
aperte» a tutti: la missione nell'esortazione apostolica di Francesco
"La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù": inizia così l'Evangelii gaudium, con
cui papa Francesco affronta il tema dell'annuncio del Vangelo nel mondo
di oggi. É un appello a tutti i battezzati, senza distinzioni di ruolo,
perché portino agli altri l'amore di Gesù in uno "stato permanente di
missione" (25), vincendo "il grande rischio del mondo attuale": quello
di cadere in "una tristezza individualista" (2).
Il
papa invita a "recuperare la freschezza originale del Vangelo" Gesù non
va imprigionato entro "schemi noiosi" (11). Occorre "una conversione
pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno" (25)
e una riforma delle strutture ecclesiali perché "diventino tutte più
missionarie" (27). Su questo piano Francesco si mette in gioco in prima
persona. Pensa, infatti, anche a "una conversione del papato" perché
sia "più fedele al significato che Gesù Cristo intese dargli e alle
necessità attuali dell'evangelizzazione"...
«Evangelii Gaudium» in poche parole di Aldo Maria ValliDi
nuovo nel titolo di un documento pontificio ricorre la dimensione della
gioia, segno caratteristico della testimonianza cristiana. In essa è
come racchiuso il Vaticano II, dall’avvio alla conclusione...
Consegnata
a conclusione di un anno della fede voluto da Benedetto XVI per
ricordare il concilio che provvidenzialmente ha rinnovato la Chiesa,
l’esortazione apostolica è un documento eccezionale. Innanzi tutto
perché nasce dal cuore del vescovo di Roma, frutto di una esperienza in
prima linea e della sua prolungata meditazione sull’urgenza di
annunciare il Vangelo nel mondo di oggi. Il contenuto e lo stile
inconfondibili di Papa Francesco caratterizzano infatti il testo e
attirano chi lo legge...
E
colpisce la prosa coinvolgente di questa magna charta per la Chiesa di
oggi, testo che dichiara esplicitamente di avere «un significato
programmatico e dalle conseguenze importanti»; perché non è possibile
«lasciare le cose come stanno» e occorre costituirsi in uno «stato
permanente di missione». Con lo scopo, implorato nella preghiera finale
alla Vergine, di «cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono
della bellezza che non si spegne».
Dal cuore del vescovo di Roma-------------------------------------------- ESORTAZIONE APOSTOLICA
EVANGELII GAUDIUM
Se
la Lumen fidei era stata definita un’enciclica a quattro mani (dato
l’apporto di Benedetto XVI), la Evangelii gaudium è sicuramente il
manifesto programmatico del pontificato di papa Francesco. Cinque
capitoli più l’introduzione, 220 pagine, ampi riferimenti al Sinodo
sulla nuova evangelizzazione (con le proposizioni dei padri sinodali
citate 27 volte, anche se il testo va oltre l’esperienza del Sinodo).
Ma soprattutto una parola chiave. La parola «gioia» menzionata per ben
59 volte. Questa in estrema sintesi la prima esortazione apostolica di
papa Bergoglio, che chiede di essere analizzata nei suoi particolari. A
cominciare proprio da quella gioia del Vangelo che diventa la forza
propulsiva della «Chiesa in uscita», come la vuole il Papa...
Il Papa: una Chiesa con le porte aperteCari
amici, ieri come sapete è stata presentata e pubblicata l’esortazione
apostolica «Evangelii gaudium», il documento programmatico del
pontificato di Papa Francesco. Vi invito a leggerla integralmente – è
lunga ma si legge facilmente ed è accessibile davvero a tutti –...
vorrei
soffermarmi su un punto particolare, che è stato discusso nei mesi
scorsi. Diciamo subito che «Evangelii gaudium» non è un’enciclica
sociale, e non tratta specificamente dei temi economici. Il suo scopo è
quello di esortare, di smuovere, di infiammare la Chiesa perché sia
sempre missionaria e sappia distaccarsi da tutto ciò che non aiuta e
spesso ostacola questo compito che è la ragione stessa per cui la
Chiesa esiste.
Papa
Francesco ha però dedicato alcuni densi passaggi al tema della povertà,
della globalizzazione, dell’economia malata che esclude invece di
includere. Ma ha anche dato ragione e fondamento all’accento più volte
da lui stesso posto sul tema dei poveri. Accento e parole che nel corso
degli ultimi otto mesi sono stati da qualcuno commentate con sarcasmo o
con preoccupazione, parlando di «pauperismo». C’è stato anche chi,
dalle colonne di un noto quotidiano, avendo poca dimestichezza con la
storia della Chiesa e con la teologia, s’è impancato persino
nell’accusa al Papa di aver fatto affermazioni «ereticali» quando ha
detto che toccare i poveri significa «toccare la carne di Cristo»...
L'Evangelii gaudium e i poveriCon
l’uscita dell’Esortazione apostolica posso dire esattamente che cosa ho
vissuto intervistando Papa Francesco a partire dal 19 agosto scorso. Ho
incontrato il Papa a pochi giorni dal suo rientro dal Brasile e mentre
ormai ultimava l’Evangelii Gaudium. Era un periodo vulcanico, di grande
grazia ed energia. Mi rendo conto solamente adesso di questo ulteriore
aspetto dell’esperienza vissuta con lui: il pensiero del Papa ha preso
forma ed è entrato nel dialogo vivo nella nostra conversazione per poi
seguire i suoi sentieri e condensarsi un una Esortazione apostolica.
La
Evangelii Gaudium richiede una lettura attenta. Una lettura immediata e
rapida è possibile e anche opportuna. Tuttavia per entrare nei nodi del
testo occorre fare una seconda lettura perché si tratta di un testo che
contiene un disegno ed è frutto di una maturazione durata anni, se non
decenni, non solo di riflessione, ma anche 8e soprattutto) di
esperienza pastorale. Su La Civiltà Cattolica proverò a compiere una
mia prima lettura di secondo livello, diciamo così, su radici,
struttura e significato dell’Esortazione.
Qui
vorrei solamente mettere in evidenza in maniera estremamente schematica
alcune tensioni interne positive al testo che lo rendono dinamico e ne
“agitano” lo sviluppo...
Le 4 tensioni interne della “Evangelii Gaudium” di #PapaFrancescoVedi anche il nostro precedente post:
«Evangelii Gaudium» - Con la gioia del Vangelo una chiesa povera che si fa evangelizzare dai poveri-------------------------------------------- ESORTAZIONE APOSTOLICA EVANGELII GAUDIUM
Un
grammatico rigoroso potrebbe argomentare che il titolo della prima
esortazione apostolica di papa Francesco, Evangelii Gaudium, destinata
ai vescovi ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e ai
fedeli laici, contenga una ripetizione o, in termini più precisi, un
pleonasmo. Infatti, la parola di origine greca «vangelo» significa:
«bella notizia», quindi un messaggio che già in sé ha un riferimento
alla felicità, al gaudio, per quanto riferisce.
Tuttavia,
è esperienza frequente che questo termine non evochi né in chi lo
ascolta né in chi lo dice, l’esperienza della gioia. Quando poi, ad
esso si aggrega l’attività di evangelizzare, ovvero la parola
«missione», in molti si scatena un incontenibile fastidio: perché esso
evoca la sciagurata storia di violenze e abusi che, in nome del
Vangelo, sono stati per tanti secoli perpetrati.
Era
allora necessario, anzi indispensabile, che il Papa stesso intervenisse
spiegando cosa davvero è l’evento dell’incarnazione, passione, morte e
risurrezione di Gesù Cristo, ovvero, la bella notizia che il Vangelo
racconta. Indispensabile, innanzitutto, per i cristiani: perché il loro
presente e futuro dipende proprio da quanto la loro vita sarà
autenticamente portatrice di gioia nella vita di tutte le persone che
incontreranno.
Inoltre,
il Pontefice non poteva limitarsi a qualche breve nota. Non perché
Francesco non abbia capacità di sintesi comunicativa, ma perché è su
molti aspetti della loro stessa fede che i cristiani vanno catechizzati.
«Catechesi» è un’altra parola da tempo fraintesa...
L'Evangelii Gaudium e quell'indispensabile insegnamentoAccidenti! Quest'uomo mantiene quel che promette! Dice quello che pensa e pensa quel che dice.
Già la lingua è rivoluzionaria, perché è chiara, semplice e comprensibile da tutti. Non si può dire lo stesso di tutti i documenti che sono stati scritti in Vaticano negli ultimi decenni... Il primo documento ufficiale di cui il papa ora porta interamente la responsabilità, può essere considerato a buon diritto come la sua “dichiarazione di governo”. Qui è Bergoglio in persona a parlare! Questa volta non è soltanto una piccola omelia mattutina a Sant'Anna, è il papa che parla in maniera convincente alla coscienza di un miliardo di cristiani, anzi a tutti gli uomini di buona volontà. Le sue parole esprimono una pretesa esagerata per ogni singolo cristiano! Per preti e religiosi, per vescovi e anche per cardinali...
Comoda
e semplice la sequela di Cristo non lo è stata mai. Ma quell'uomo che
arriva dall'altro capo del mondo non ci mette solo in cammino, ce ne dà
anche il coraggio. Se lui, in età avanzata, in una Chiesa vecchia di più di 2000 anni, coraggiosamente si mette a percorrere nuove strade, perché noi non dovremmo almeno tentare? Pronti, in piedi, e via! Sappiamo che non c'è nulla di buono se non viene fatto. Il vecchio in Vaticano dice ciò che pensa e fa, e ciò che dice fa proprio bene alla sua Chiesa in questa stagione. Un rivoluzionario radicale al soglio petrino – che Dio sia ringraziato!
Un rivoluzionario radicale (pdf)La
road map di Bergoglio è racchiusa in 214 pagine, un manifesto
programmatico di sette punti. E' la rivoluzione gentile della Chiesa,
anche se per certi versi più che di rivoluzione gentile si tratta di un
vero e proprio terremoto che sta per abbattersi su un certo modo di
pensare. Papa Francesco vuole scardinare quel «tanto si è sempre fatto
così», comodo criterio pastorale in bilico tra il clericalismo e
l'immobilismo, destinato a finire in soffitta. Perchè bisogna dare una
scossa esistenziale ai cattolici, a cominciare dai vertici ecclesiali.
Innanzitutto con l'esempio personale e il papato di certo non può stare
alla finestra: «Dal momento che sono chiamato a vivere quanto chiedo
agli altri, devo anche pensare a una conversione del papato» scrive
Bergoglio nell'esortazione apostolica, Evangelii Gaudium, scritta
quest'estate di ritorno dal Brasile... Il manifesto del Papa: no al dio denaroVedi anche il nostro precedente post:
«Evangelii Gaudium» - Con la gioia del Vangelo una chiesa povera che si fa evangelizzare dai poveri-------------------------------------------- “Una nuova tappa
evangelizzatrice” caratterizzata dalla gioia: è quanto chiede Papa
Francesco nell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”. Sergio
Centofanti ha raccolto il commento di Chiara Amirante
RADIO VATICANA: “Evangelii Gaudium”, urgente rivalutare carisma della donnaL'esortazione
Evangelii Gaudium è insieme più a sinistra di Obama nella critica del
liberismo e critica nei confronti del "falso progressismo" su aborto e
ordinazione femminile
Massimo Faggioli: L’“enciclica” trasversale di papa FrancescoCentralità di Cristo, riforma
della Chiesa, ripensamento del papato, denuncia dei gravi limiti del
capitalismo. I commenti: da don Vinicio Albanesi alle comunità degli
ebrei americani.
Alberto Chiara: LE REAZIONI: «UNA BOCCATA D’OSSIGENO»La
road map di Bergoglio è racchiusa in 214 pagine, un manifesto
programmatico di sette punti. E' la rivoluzione gentile della Chiesa,
anche se per certi versi più che di rivoluzione gentile si tratta di un
vero e proprio terremoto che sta per abbattersi su un certo modo di
pensare. Papa Francesco vuole scardinare quel «tanto si è sempre fatto
così», comodo criterio pastorale in bilico tra il clericalismo e
l'immobilismo, destinato a finire in soffitta. Perchè bisogna dare una
scossa esistenziale ai cattolici, a cominciare dai vertici ecclesiali.
Innanzitutto con l'esempio personale e il papato di certo non può stare
alla finestra
Franca Giansoldati: Il manifesto del Papa: no al dio denaroIl rabbino David Rosen esprime
il suo apprezzamento per le parti dell'Esortazione apostolica di
Francesco dedicate al dialogo interreligioso e ai rapporti con
l'ebraismo
ZENIT: Il mondo ebraico americano plaude alla "Evangelii Gaudium"Missione senza confini.
L’esortazione apostolica Evangelii gaudium traccia il
progetto per una riforma profonda della Chiesa, chiamata a uno «stato
permanente di missione». «Il Vangelo deve essere annunciato a tutti, a
partire da quelli che si trovano nelle nostre case e nelle nostre
comunità, per arrivare, a cerchi concentrici, fino a chi è battezzato
ma non vive le esigenze del Battesimo e a coloro che non conoscono Gesù
Cristo o lo hanno sempre rifiutato», spiega don Michele Autuoro,
direttore dell’Ufficio nazionale per la cooperazione tra le Chiese e
della Fondazione Missio, sottolineando che l’impegno «ad annunciare
fino agli estremi confini della terra» deve «farci ricordare anche chi
ci è vicino».
Stefania Careddu: «Tutti in missione, ci chiama il Papa»Il Vangelo "al lavoro", la fede
"in azione". L’Esortazione apostolica Evangelii gaudium vista
dagli Stati Uniti è una risposta alle richieste arrivate ai vescovi
durante l’Anno della fede: di uno strumento di evangelizzazione chiaro,
semplice e gioioso per proseguire un lavoro missionario che sta già
dando frutti. Per questo il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di
Washington e relatore generale al Sinodo sulla nuova evangelizzazione
dello scorso ottobre, ha subito iniziato a diffonderla nella sua
arcidiocesi, nel suo blog, come «fonte di nutrimento per tutti noi
mentre riflettiamo sulle sfide che la Chiesa affronta ogni giorno e sui
compiti che tutti noi siamo chiamati a ricoprire nel condividere il
messaggio del Vangelo».
Elena Molinari: Wuerl: «Con chiarezza e semplicità ci insegna a vivere il Vangelo»Un testo personale scritto dopo
il viaggio a Rio de Janeiro. La Esortazione Apostolica Evangelii
Gaudium è un ponderoso testo di circa 250 pagine, scritte in spagnolo
da Papa Francesco. Una summa di quello che il Papa ha detto in questi
nove mesi di pontificato, a partire da molti dei pensieri che Francesco
ha ricordaro nelle omelie del mattino nella messa privata a Santa
Marta. Pastoralità latinoamericana tipica di quella “teologia pastorale
urbana” dell’ Argentina che Bergoglio ha praticato e seguito per anni
come cardinale di Buenos Aires.Non sono idee nuove o rivoluzionarie,
piuttosto si tratta di un manuale di pastorale che potrà essere utile
nelle parrocchie.
Angela Ambrogetti: Evangelii gaudium, un manuale pastorale e il ritorno di alcuni temi postconciliari
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Ha
16 anni, parla inglese e spagnolo alla perfezione ma se la cava anche
col francese e il latino. E’ un adolescente con un’incredibile capacità
di suonare bene il violino e si è già esibito in concerti con orchestre
sinfoniche. Tiene anche conferenze per gli Stati Uniti e nel resto del
mondo.
Si
chiama Emmaunel Joseph Bishop e guardando alla sua storia si può dire
senza esagerare che è alcune spanne al di sopra degli adolescenti della
sua età. Questo giovanotto talentuoso ha la sindrome di Down; in alcuni
paesi la legge permette di abortirlo prima della nascita, solo perché
Down.
La sua storia è così impressionante che sta girando il mondo attraverso i social network.
E’
difficile trovare un talento come quello di Emmanuel in giro per il
mondo magari perché non li hanno lasciati nascere per il solo fatto di
essere affetti dalla sindrome di Down; questo per il fatto di non avere
i requisiti che la società occidentale afferma che si debbano avere,
per essere degni di questa vita. E tutto questo protetti dalla legge.
Tuttavia,
la storia di Emmanuel appare come una tempesta che distrugge tutti
questi sofismi per giustificare l’aborto di decine di migliaia di
bambini che non sono considerati adatti. Questo adolescente
statunitense ha smontato tutti gli argomenti a favore dell’aborto dei
Down, mostrando al mondo di cosa sia capace...
A 16 anni, parla quattro lingue, suona il violino, tiene conferenze, va a Messa: ‘doveva’ essere abortito perché Down-------------------------------------------- Centoventotto
donne uccise nel 2013. È lunghissimo l'elenco delle donne vittime di
violenza. Una vergognosa conta che quest'anno ha registrato una rapida
escalation: ad agosto risultavano un'ottantina di casi e le richieste
di aiuto di donne vittime di stalking al numero attivato da Telefono
Rosa sono aumentate nei primi sei mesi del 2013 di circa il 10 per
cento. Con questi numeri ben stampati in mente si celebra, il 25
novembre, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne...
La
giornata mondiale voluta dall’Onu contro il femminicidio, oltre ad
essere un’occasione per onorare la memoria delle tante, forse troppe,
donne uccise, umiliate e maltrattate dalla violenza maschile, dovrebbe
anche essere un’opportunità per ciascun maschio del pianeta per un
lungo ed approfondito esame di autocoscienza.
Stavolta
non si discute di degrado, ignoranza, condizioni economiche e sociali
difficili; al contrario, la violenza contro le donne si annida proprio
dove meno te lo aspetteresti. Scandisce le ore e di giorni di
rispettabili famiglie, sostituisce affetto ed amore in ambienti sociali
all’apparenza immuni da questa piaga, riguarda tanto le mogli quanto le
figlie, attraversa trasversalmente le nostre comunità.
Con
un particolare spesso sottovalutato: quello di confondere l’evoluzione
della condizione della donna nella società con la violenza. Se ci
fossero statistiche attendibili ci confermerebbero che il parallelismo
tra emancipazione e riduzione della violenza non è affatto cosi
scontato. Cinquant’anni fa certamente la condizione della donna era
molto diversa, in peggio, rispetto a quella attuale; in famiglia, nella
società, sul lavoro e persino in materia di diritti civili. Era però la
concezione ed il rispetto per la donna ad essere diverso; era una
società, quella italiana, laddove a dispetto degli stereotipi, la vera
essenza della famiglia era matriarcale, con la donna al centro di un
universo domestico ed affettivo che quasi mai, salvo eccezioni deviate,
ammetteva violenza e sopraffazione, soprattutto in famiglia...
Se questi sono uominiNoi
donne occidentali siamo le prime madri libere dal destino della
maternità: possiamo scegliere di essere donne senza figli. Nella madre
antica, il primo anno di vita e quelli seguenti creavano nel bambino
un'idea di donna che si prolungava nell'età adulta, in cui il destino
della ragazza era quello di sposa e madre e quello dell'uomo di trovare
la donna madre dei suoi figli.
Non
c'era rottura, contraddizione, tranne quella che derivava
dall'infelicità e dal sacrificio insiti nel destino femminile. A noi,
madri nuove, viene richiesto un doppio salto mortale: dobbiamo essere
pronte allo stato fisico e mentale che permette lo sviluppo del
bambino, ma restiamo donne libere, ambivalenti nel desiderio di vivere
pienamente il rapporto esclusivo a due col bambino ma di non esiliarci
dal lavoro lasciato...
Abbiamo
la fortuna di vivere uno dei cambiamenti più importanti della storia,
il mutamento profondo del rapporto tra i due generi, questo mutamento
può cambiare il mondo e in questo nuovo mondo le donne e gli uomini
possono amarsi e comprendersi molto più di prima.
Lettera agli uomini che odiano le donneIl
dottor Vincenzo Puppo, medico-sessuologo a Firenze,
ricercatore-scrittore del Centro Italiano di Sessuologia, pochi giorni
fa ha pubblicato il suo nuovo ebook: "La prevenzione delle violenze.
Lezione per scuole, università, genitori, ragazze/i, adulti ecc.".
Poiché
questo suo nuovo lavoro offre spunti di riflessione proprio in
occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della
Violenza Contro le Donne, abbiamo cercato di saperne di più facendocelo
spiegare dall’autore.
Spunti di riflessione per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le DonneDal
racconto autobiografico delle vittime allo sciopero delle donne,
passando per mostre fotografiche, eventi teatrali, dibattiti e
riflessioni. E’ fitto di eventi il calendario per il prossimo 25
novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza
contro le donne istituita nel 1999 con una risoluzione dell'assemblea
generale delle Nazioni Unite.
Dall'autobiografia allo ''sciopero delle donne'', le iniziative per il 25 novembre la mappa dei femminicidi in ItaliaVedi anche il nostro precedente post:
"Contro il femminicidio: una legge dello Stato, un impegno per la società" di Giacomo Costa-------------------------------------------- Uccise. Da mariti, fidanzati,
spasimanti... Ma anche vittime di rapinatori o di uomini semplicemente
violenti, anche per motivi futili. Avremmo voluto un 2013 senza
femminicidi. Non è così. A ciascuna delle donne uccise dedichiamo un
ricordo che per quanto breve servirà a non dimenticare i loro volti, le
loro storie. In queste schede noi le raccontiamo tutte: le vittime di
qualcosa che gli assassini (e troppo spesso anche loro) si ostinano a
chiamare amore ma anche le altre, tutte le altre uccise. Ogni piccolo
racconto è una vita perduta.
CORRIERE DELLA SERA: La strage delle donneNella
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne parlare di come
i media affrontano il tema potrebbe sembrare un argomento secondario,
rispetto al fenomeno in sé. Si tratta invece, probabilmente, del cuore
del problema, visto che la violenza sulle donne è innanzitutto una
questione culturale.
Cinzia Sciuto: Non si uccide per amore---------------------------------------------------------------(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Il dramma di Anna Marchesini, la donna coraggiosa che commuove il web «Io
vi garantisco che sono così interessata, morbosamente ghiotta di vita
che mi interessa pure la morte, che è il finale. E non è detto. Mi
astengo dal giudicare che sia qualcosa di bello o di brutto, perché è
qualcosa che ci accade e come ogni cosa è osservabile». Anna
Marchesini, volto femminile del celeberrimo Trio
Lopez-Solenghi-Marchesini, ha da poco compiuto sessant’anni e ieri sera (ndr.: 23/11/2013) è
stata ospite da Fabio Fazio nel salotto di Che tempo che fa e, ancora
oggi, il web italiano parla della sua commovente intervista.
L’attrice,
da anni affetta da una grave forma di artrite reumatoide, è apparsa sul
piccolo schermo per la prima volta dopo molto tempo. Visibilmente
dimagrita e sofferente, non ha nascosto la propria malattia e, anzi, ne
parla con apparente leggerezza, intervallando momenti di profonda
introspezione a siparietti comici anche legati a Moscerine, la sua
ultima raccolta di racconti appena pubblicato con Rizzoli editore.
La
malattia, però, non sembra aver intaccato nemmeno superficialmente lo
spirito battagliero di Anna Marchesini, le cui parole hanno commosso
tutti i telespettatori: in molti sono rimasti impressionati dal
coraggio e dalla tenacia dell’attrice che non smette di trasmettere
comicità nemmeno quando parla della morte: «Ma come parlo bene quando
vengo qui» – ha osservato, guardando direttamente il pubblico in studio. (fonte: Giornalettismo)
Guarda il video a "Che tempo che fa" 23/11/2013
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LA VITA CRISTIANA COME CAMMINO
HOREB n. 65 - 2/2013TRACCE
DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI È sempre
bello partecipare della gioia di un bambino che, dopo aver gattonato
per settimane, finalmente, tenuto per mano dai genitori, riesce a stare
in piedi e a muovere i primi passi. Gli brillano gli occhi e grida di
gioia, poi, quando scopre che può camminare da solo, da quel momento si
sente libero di esplorare le cose che lo circondano. Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano. Editoriale (pdf) Sommario (pdf)E' possibile richiedere
copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2013 Dal 16 Ottobre al 4 Dicembre Sala del Convento dalle h. 20.00 alle h. 21.00 IL SANGUE DEI MARTIRI SEME DI NUOVI CRISTIANI --------------------------------------------------------------- SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA" Se vuoi vivere... La gloria di Dio... Quante volte i silenzi... Oggi più che mai... Tu che sei stato... Cristo è al centro... Ricordati di me... Gesù pronuncia solo... Prendere riempie le mani... Quello della vedova... La vita è come un ponte... Se imparo a vivere... E' necessaria l'infelicità... Anche se travagliata... Vedrete come fra poco... Siamo chiamati a trasformare...--------------------------------------------------------------- SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA (video)--------------------------------------------------------------- LE PIETRE D'INCIAMPO DEL VANGELO "Questa è la vita eterna:
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| CHIESA E SOCIETA' Interventi ed opinioni |
SINODO. IL DIBATTITO E’ APERTO di Fulvio De Giorgi
«Le
sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione»
sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione 5-19 ottobre 2014 - Il
problema dei divorziati risposati
Paolo Bustaffa: La sfera e il poliedro| FRANCESCO |
Angelus/Regina Cæli - Angelus, 24 novembre 2013
Udienza - 27 novembre 2013
Omelia - 23 novembre 2013: Rito dell'Ammissione al Catecumenato e incontro con i catecumeni a conclusione dell'Anno della Fede
Omelia - 24 novembre 2013: Santa Messa a conclusione dell'Anno della Fede nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'Universo
Discorso - Ai Delegati dei Comitati Olimpici Europei (23 novembre 2013)
Discorso - Ai
partecipanti alla XXVIII Conferenza Internazionale promossa dal
Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della
Salute) (23 novembre 2013)
Discorso - Ai volontari che hanno prestato servizio nell'organizzazione dell'Anno della Fede (25 novembre 2013)
Discorso - Ai
Pellegrini greco-cattolici ucraini, in occasione del 50° anniversario
della deposizione dei resti di San Giosafat nella Basilica Vaticana (25
novembre 2013)
Discorso - Ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (28 novembre 2013)
Evangelii Gaudium : Esortazione Apostolica sull'annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013)
I Sacramenti sono la presenza di Gesù Cristo in noi. Per questo è importante confessarsi e fare la Comunione
Vivere la carità significa...
La Chiesa è missionaria...
Impariamo ad essere docili...
Per noi è difficile...
testo integrale dell'omelia del Santo Padre
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testo integrale dell'Angelus
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testo integrale
video della catechesi
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Il Papa: i cristiani facciano scelte definitive, come testimoniano i martiri di ogni tempo
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Il Papa: il momento è dell'uomo, il tempo è di Dio ed è Lui che lo illumina con la speranza
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Il Papa: la fede non è un fatto privato, adorare Dio fino alla fine, nonostante apostasia e persecuzioni
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Il Papa: il cristiano non cede al “pensiero debole”, ma pensa secondo Dio
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Salvatore Cemuzio: Il 2015 sarà un anno dedicato alla vita consacrata|
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