"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°2 del 2012
Aggiornamento della settimana -
dal 7 al 13 gennaio 2012 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 20 gennaio 2012 | | |||||||||||||||||||||||
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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì) Il 2 febbraio 2010 é nato il Blog di Tempo Perso PIETRE VIVE che viene aggiornato quotidianamente e mette così a disposizione in modo facile e veloce una o più notizie ******************* Siamo anche in FaceBook con la pagina sociale "QUELLI DELLA VIA" ******************* Siamo anche in Twitter con la pagina "QUELLI DELLA VIA" *******************
Questo il nostro augurio per il nuovo anno:
"Diventate vela del mondo che trascina il genere umano dalle secche al largo" (don Tonino Bello) Buon 2012!
Dal
14° rapporto Demos-Repubblica emerge un Paese in declino ma determinato
a rialzarsi. Affidandosi più al pubblico che al privato. Crolla la
fiducia nei politici e per la prima volta anche nell'Europa. Si salvano
solo Napolitano e le forze armate
Ilvo Diamanti: E' ora di restituire lo Stato ai cittadiniIl confine chiaro e netto di
ciò che si può fare e ciò che non si può fare e che va condannato, sia
che si abbiano 12 anni sia che se ne abbiano 96 poi sfuma in mille e
infinite declinazioni e deroghe. In ogni ambito e in ogni latitudine,
reale o virtuale e dunque il ragazzino, che scemo non è, si adegua. Se
tutti sono furbi lo sono pure io. E vabbè, anche qualcuno di noi avrà
bigiato a scuola una volta, ma se lo ricorda perchè le prese di santa
ragione, non perchè papà salì a bordo della sua 600 beige dirigendosi
in questura.
Mila Spicola: Pierino e l'Italia delle firme false--------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Intervento
di Michele Nardelli, Presidente del Forum trentino per la Pace e i
Diritti Umani, in occasione del Convegno "Meno Male! Tra coscienza e
responsabilità" Sanzeno, 2 – 3 settembre 2011
...
Sono stato presentato come presidente del Forum trentino per la Pace e
i Diritti Umani, un’istituzione unica nel suo genere in Italia,
istituita per legge vent'anni fa con l’obiettivo di rendere
permanente l’impegno per la pace e i diritti umani. Devo però rilevare
come queste parole – pace e diritti umani – nel corso del tempo siano
diventate vuote, banalizzate da un loro uso irresponsabile come dagli
stessi rituali della pace. Voglio dirvi che non ho accettato questa
responsabilità per assecondare questo processo e che non intendo fare
quel che in genere ci si aspetta da un ruolo come questo: occuparsi
delle emergenze, partecipare con i gonfaloni alle marce, celebrare le
giornate dei diritti umani, senza magari nemmeno interrogarsi su come
le nostre comunità si rapportano a questi diritti o verso l’uso delle
risorse in un mondo sempre più interdipendente.
Ho
inteso piuttosto svolgere questo mandato dicendo cose che possono
talvolta essere considerate sgradevoli, sporcandosi le mani nello
scavare dentro i conflitti, facendosene attraversare prendendosi carico
del loro portato anche quando non corrisponde a quel che vorremmo,
cercando di evitare – insomma – la melassa buonista della “banalità del
bene”. Indagando le parole, per restituire loro significato.
In
questo caso, indagare su come la guerra è andata cambiando nel tempo,
sulle nuove guerre e, infine, sui suoi lati inconfessabili come la
“felicità della guerra”. Temi che meriterebbero una trattazione
specifica e che mi limito solo a sfiorare...
Un terribile amore per la guerra di Michele NardelliHo
letto il bel pezzo del Presidente del Forum Trentino per la Pace
apparso tra questi fogli dal titolo “Un terribile amore per la guerra”.
La tesi di Nardelli è che, per prevenire future guerre, dobbiamo fare i
conti con il criminale che alberga in ognuno di noi. Si. Ma il
criminale cresce non solo in “me” ma anche in “noi”.
Prevenire la guerra con le istituzioni di Fabio Pipinato-------------------------------------------- Il
Ministro Di Paola afferma che gli F35 creeranno 10.000 posti di lavoro.
La cosa non porta bene. Già qualcun altro promise un milione di posti
di lavoro e, in effetti, ne perse un milione esatto con un gap tra
promesso e realizzato di 2 milioni.
Ma
prima di rispondere vorrei invitare i lettori a fare assieme un giro
nel web per vedere il fiume di dichiarazioni e news, sul tema, che sono
arrivate in redazione in pochissime ore. Ciò dimostra quanto la
questione stia a cuore di molti italiani...
F35. Un posto di lavoro costa 1,5 milioni di euro...
Il ministro ed il governo farebbero bene anche a preoccuparsi per quel
che si legge in un comunicato comune diffuso da un ampio gruppo di
associazioni, reti e centri di ricerca di diversi Paesi europei, tra
cui, per l'Italia, la Rete Disarmo e la Tavola della pace, che
sottolinea: «La pubblicazione della "XIII Relazione annuale sul
controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari",
che ricopre le esportazioni per l'anno 2010, solleva diversi
interrogativi sull'attendibilità dei dati forniti dai governi e
sull'impegno dell'Unione europea ad operare un controllo efficace delle
esportazioni di armamenti. Questa importante relazione (470 pagine di
tabelle e dati) è stata pubblicata l'ultimo giorno lavorativo dell'anno
(venerdì, 30 dicembre 2011) senza darne alcuna comunicazione né sul
sito web del Consiglio dell'Unione europea Consilium che è responsabile
della sua pubblicazione), né su quello del Parlamento europeo. Ciò sta
ad indicare che questa relazione è considerata alla stregua di una mera
occorrenza burocratica, piuttosto che un importante documento degno di
ampio dibattito pubblico da parte dei governi degli Stati membri e
delle istituzioni dell'Unione»...
Non solo F35: rapporto Ue sulle esportazioni di armi incompleto, in ritardo e passato sotto silenzioGuarda anche il nostro precedente post:
"F35: E’ UN’ALTRA LA STRADA" di mons. Giovanni Giudici, vescovo presidente di Pax Christi Italia-------------------------------------------- A dire il vero non è il primo a
cambiare il nome alle cose. Ma ogni volta la bugia stupisce, o almeno
dovrebbe. E ancora di più se la bugia riguarda strumenti di morte. In
questi primi giorni del 2012 mentre su molti giornali si parla dei
cacciabombardieri F35, previsti a Cameri, in Provincia di Novara,
interpellato da la Stampa, Diego Sozzani, Presidente della Provincia di
Novara, ha affermato che “Gli F35 non devono essere visti come
armi…”. Verrebbe da ridere, ma c’è da piangere!
C’è da indignarsi per una bugia così grande che cambia il senso alle cose. Renato Sacco: Bombe o pavesini?Facciamo appello ai membri del Parlamento europeo per chiedere un dibattito sul 13° Rapporto dell’UE sulle esportazioni di armi. E' incompleto, in ritardo e passato sotto silenzio. PER LA PACE: Tavola della Pace e RID denunciano il rapporto UE sull'export di armi--------------------------------------------------------------- Gilles,
era il prototipo del giornalista con cui lavorare in piena sintonia e
senza stupide competizioni professionali. Con la qualifica di “Grand
Reporteur” (Qualcosa di più di Inviato Speciale, una qualifica che
esiste nella tradizione giornalistica francese) dopo essere stato
cameraman era passato davanti alla telecamera.
Aveva il gusto del racconto, anche dietro le quinte tipico del settimanale di approfondimento per il quale lavorava: “Envoyé Speciale” di France 2. Duilio Gianmaria: Oggi Gilles sarebbe a fianco dei colleghi ungheresi a difesa della libertà di stampaUcciso oggi in
Siria il giornalista francese Gilles Jacquier. Vincitore ben due
volte del Premio Ilaria Alpi, Jacquier aveva partecipato
all’ultima edizione del Premio e aveva vinto con il
reportage “Tunisie, la révolution en marche". La forza del
nostro reportage – aveva detto Gilles Jacquier, rispondendo
a Tiziana Ferrario, conduttrice della serata finale del Premio
Ilaria Alpi – è il fatto che siamo stati dentro gli avvenimenti”.
Barbara Bastianelli: Siria, ucciso Gilles Jaquier, vincitore del premio Ilaria Alpi nel 2011. Il ricordo di Tiziana Ferrario e Andrea Vianello--------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Senza
lavoro e per di più senza la speranza di poterlo trovare. La
fotografia, drammatica, scattata dall’Eurostat parla chiaro: il numero
di persone “senza posto di lavoro e senza speranza” cresce. Si tratta
di un esercito che nell’Unione europea conta 8 milioni di persone. E,
dato ancora più allarmante per lo Stivale, tra i Paesi dell’Ue
all’Italia spetta il triste primato: quello del dato più alto al
riguardo.
Lavoro: in Italia primato dei "senza posto e senza speranza"Forse
non l’abbiamo ancora notato, ma nei dati su occupazione e
disoccupazione comunicati pochi giorni fa dall’Istat c’è una grossa
novità. Per capirla, tuttavia, dobbiamo fare un piccolo ripasso della
crisi italiana...
Iniziata
nel 3˚ trimestre del 2008, la distruzione di posti di lavoro occupati
da italiani è proseguita ininterrottamente per 12 trimestri, ovvero per
3 anni pieni. Ed eccoci alla novità di cui abbiamo
detto all'inizio: nell'ultima indagine Istat, relativa
al terzo trimestre del 2011, per la prima volta da 3 anni l’andamento
tendenziale dell’occupazione degli italiani ha riconquistato il segno
«più». Nel 3˚ trimestre del 2011 (ultimo dato disponibile) il numero di
italiani occupati, infatti, è aumentato di 39 mila unità rispetto a un
anno prima, interrompendo una serie di variazioni negative che durava
dalla seconda metà del 2008.
Ma come dobbiamo leggere questo dato? Dobbiamo leggerlo come un segnale positivo, di progressiva uscita dalla crisi?
Occupati più italiani meno stranieri i dati ISTAT del III trimestre 2011: Occupati e disoccupati Talmente disperate da abbandonare i figli negli istituti di carità o nei centri per poveri. In
Europa le storie di giovani madri che si privano del cibo e che
lasciano i loro bambini negli orfanotrofi, erano considerate scene
lontane, uno spaccato di Paesi afflitti da anni di dittatura e in gravi
condizioni di arretratezza. Almeno fino alla vigilia della crisi
economica. Nella Grecia
strozzata dai prestiti della Troika - la triade di controllori
dell'Unione europea, del Fondo monetario internazionale e della Banca
centrale europea - sono sempre più coloro che, negli ultimi mesi, hanno
messo i loro figli nelle mani di parroci e associazioni di volontariato
come Sos children. Grecia, crisi mangia futuro«Vivere
senza un lavoro, specie se si è in età avanzata ma ancora produttiva è
peggio di una diagnosi di cancro: mentre questa ti conserva la dignità
e gli affetti, la condizione di disoccupato, oltre a spingerti a
rinunciare alla vita, ti fa perdere la dignità, gli affetti e gli
amici. Da malato ti sono tutti attorno, premurosi e generosi, da
disoccupato tutti ti evitano, giudicandoti un incapace degno soltanto
del minimo vitale». È un testamento spirituale quello che Salvatore De
Salvo, 64 anni e da 7 senza un lavoro, lascia a tutti prima di morire.
Sono le ultime parole, affidate a un blog, prima di farla finita in
compagnia della moglie. "Vi mostriamo come si muore di povertà"-------------------------------------------- Effetti
di una crisi finanziaria che in Grecia ha già portato i più poveri a
dover fare scelte penose. Come in un feuilleton della fine dell '800
Genitori in miseria non riescono ad occuparsi dei figli abbandonano i loro figli perché si sentono falliti e non sanno nemmeno dove trovare qualcosa da mangiare, ma forse proprio con quel gesto dimostrano di amarli di più. Oppure no. Chloe Hadjimatheou: Genitori in miseria non riescono ad occuparsi dei figliIl tracollo finanziario ha
messo fine al monopolio ideologico dei sostenitori del libero mercato.
Ma nessuna delle teorie economiche alternative sembra capace di
affermarsi al suo posto.
Gideon Rachman: La crisi delle ideeeIl duplice suicidio di Antonia a Salvatore, a Bari. Chiedevano una vita normale, un lavoro e un tetto dove vivere insieme.
Francesco Anfossi: Quei suicidi che ci interpellanoL'emergenza finanziaria non può
uccidere i diritti sociali. Che sono tutelati dalla Costituzione. E
sono la precondizione dei diritti civili. Quindi a un certo punto, se
mancano soldi, bisogna per forza guardare altrove
Michele Ainis: Meno armi e più pensioni--------------------------------------------------------------- (SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"... Due anni dopo Rosarno. Per una risposta diversa alla crisi
Sono attesi da tutt'Italia, in particolare dalle campagne meridionali, da Rosarno, come da Foggia, ( e forse anche da oltre confine) i braccianti agricoli, africani per la maggior parte, che animeranno domani, insieme a lavoratori e precari italiani, associazioni e realtà antirazziste, gruppi di acquisto solidale, piccoli produttori, la manifestazione di “proposta” che si terrà a partire dalle 14 in Piazza dell'Esquilino a Roma, a poche centinaia di mt dal Ministero dell'Interno. Manifestazione che rientra nel quadro delle mobilitazioni diffuse su tutto il territorio nazionale per celebrare i due anni dalla rivolta di Rosarno. Due anni durante i quali forse poco è cambiato in termini di contrasto ( reale) al caporalato e al lavoro nero, ma molto si è fatto, anzi, hanno fatto gli immigrati in termini di presa di coscienza e rivendicazione dei propri diritti... "Sono nero non criminale". A due anni da Rosarno una piazza per i diritti---------------------------------------------------------------
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"A
due anni dal terremoto, Haiti continua ad essere la voce triste della
coscienza del mondo. Per questo vale la pena ricordare. E darsi una
mossa
Haiti--------------------------------------------------------------- Il 12 gennaio 2010 un terribile
sisma causò oltre 220 mila morti. Poi, il colera. Il bilancio di quel
che è stato fatto grazie alla mobilitazione di tanti. E di quel che
rimane da fare.
Alberto Chiara: Tra le macerie di Haiti, oggi (testo + video)--------------------------------------------------------------- Centinaia di profughi Eritrei ancora
oggi sono nelle mani dei predoni nel Sinai, oggi 12 gennaio 2012 alle
ore 15.50 ho ricevuto una disperata richiesta di aiuto da una donna che
si trova prigioniera dei trafficanti, insieme con lei ci sono altre 20
donne di cui 5 sono con figli quindi ci sono 6 bambini e 12 maschi
adulti, gli uomini sono bendati e legati con catene mani e piedi, le
donne in catene solo ai piedi.
Mussie Zerai: Appello urgente!!! Traffico di esseri umani e di organi!Le
aberranti violenze perpetrate in queste settimane natalizie dal
movimento nigeriano Boko Haram sono atti a dir poco disumani,
ingiustificabili, perpetrati contro Dio e contro gli uomini. E ogni
giorno che passa il numero delle vittime cresce a dismisura. Ma
cerchiamo di capire meglio chi siano realmente questi estremisti
nigeriani che seminano morte e distruzione con così tanta disinvoltura.
Giulio Albanese: Nigeria, un inferno di doloreComitato
Internazionale per la Pace in Medio Oriente, più noto come il
Quartetto, è di nuovo all'opera, impegnato a riportare israeliani e
palestinesi al tavolo negoziale con l'aiuto di re Abdallah di
Giordania. Non è dififcile capire perchè il monarca giordano auspichi
la ripresa di negoziati. La Giordania, confinante con Israele e
Territori Palestinesi, ha sempre temuto la crisi dell'opzione dei due
stati, perchè ogni alternativa la coinvolgerebbe risvegliando i suoi
incubi peggiori.
Hisham Abdallah: La non pace e le spese del suo FaraoneIl
Parlamento israeliano ha approvato con maggioranza di due terzi alcuni
emendamenti alla legge anti-infiltrati. Gli immigrati illegali
potrebbero andare in carcere per un tempo indeterminato e senza alcun
processo.
Giorgia Grifoni: Israele, il rifugiato diventa criminaleContinua la campagna di
"omicidi mirati" che sta decimando gli scienziati nucleari dell'Iran.
Le accuse del regime a Israele e Usa.
Fulvio Scaglione: Iran, scienziati nel mirino“Continuate
a sognare, e la speranza verrà”. Questa frase è il famoso slogan
dell’ex presidente di Taiwan, Chen Shui-bian, durante la campagna
elettorale per il suo secondo mandato come sindaco di Taipei nel 1998.
Commosse tanti elettori. E anche se Chen fu sconfitto, non riuscendo a
farsi rieleggere primo cittadino della capitale, lo slogan lo
accompagnò due anni più tardi, quando conquistò la poltrona
presidenziale.
Poetnoy Zheng: Taiwan, le elezioni e il sognoIl partito nazionalista al
governo, il Kuomintang e l’opposizione democratica sono dati
vicinissimi nei sondaggi, non lasciando intuire quale piega potrebbero
prendere la votazione del 14 gennaio aTaiwan.
Simone Pieranni - Chinafiles: Taiwan al voto. Accuse di spionaggio per il presidenteChi
non ha pianto ai funerali del “caro leader” Kim Jong-Il, deceduto
il 17 dicembre scorso, sarà punito con almeno sei mesi ai lavori
forzati. Secondo il Daily NK,
un sito della Corea del Sud, il governo avrebbe fissato le pene e le
sanzioni per chi non ha preso parte agli incontri tenuti nel periodo di
lutto o vi ha partecipato senza piangere o non ha espresso una giusta
convinzione nelcordoglio.
E-IL MENSILE: Corea del Nord, lavoro forzato per chi non ha pianto ai funerali del "Caro leader"Le
violenze tra l'etnia Murle e i Lou Nuer continuane a mietere vittime
tra i civili, ma i caschi blu dell'ONU e l'esercito pensano a
proteggere i palazzi governativi.
Will Ross: Il massacro del popolo del Sud Sudan in fuga da PiborCome
spesso accade nel mondo islamico, il corpo femminile è il
sensibilissimo sensore del mutamento politico e culturale di quelle
società. Dopo aver concesso loro il diritto di voto attivo e passivo
alle elezioni amministrative, il regime saudita fa un'altra concessione
alle donne. D'ora in poi il personale dei negozi di intimo sarà
femminile. Lo stesso accadrà, tra pochi mesi, alle profumerie. Questa
scelta apparentemente impolitica, che potrebbe sembrare una nuova forma
di segregazione sessuale, è stata accolta con favore dalle donne che da
tempo chiedevano una decisione in tal senso...
Renzo Guolo: La primavera e il corpo delle donne
Uno studio recente,
condotto da economisti delle università di Harvard e della Columbia,
afferma che se un “grande” insegnante sta lasciando, i genitori
dovrebbero fare una colletta per offrirgli un bonus di almeno 100.000
dollari per restare un anno ancora. Certamente questa non sembra essere
una strada percorribile, ma i loro figli otterrebbero certo una somma
che supera di gran lunga quella offerta all’insegnante.
Questa ricerca, divenuta già punto di riferimento nel campo dell’educazione, sottolinea che la differenza tra un insegnante “forte” ed uno “debole” perdura lungo tutto l’arco di vita di una persona. Riccardo Paduano: Scuola e società: il "valore aggiunto" degli insegnantiNelle
statistiche vanno sotto le voci di dispersione e insuccesso: ma il
fenomeno sta diventando un vero allarme per la scuola italiana. I
numeri negli anni crescono, e il ministero pensa a organizzare azioni
di recupero
Salvo Intravaia: Profumo: in troppi a scuola si perdono Tra bocciati e "scomparsi" sono 434milaMaggiore trasparenza sugli
istituti scolastici italiani, più informazioni per le
famiglie che stanno per iscrivere i figli a scuola
e semplificazione del lavoro delle segreterie scolastiche.
Sono i principali obiettivi del nuovo progetto “La scuola in
chiaro” che, attraverso il sito del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, fornirà dati continuamente
aggiornati su ogni singola scuola e faciliterà la scelta delle
famiglie.
MIUR: Al via il progetto la “Scuola in chiaro” Iscrizioni on line e una mappa completa di tutte le scuoleSu
twitter lo scambio di battute con “menzioni” e risposte è saltato
subito agli occhi. Chi scrive è il ministro della coesione
territoriale, Fabrizio Barca in risposta a Mila Spicola, attivissima
esponente “politica” – a prescindere dalle appartenenze partitiche –
che si spende per i ragazzi delle scuole siciliane. E che sul social
network più in voga del momento ha postato alcune proposte sul tema
dell’edilizia scolastica rilanciando le richieste di un gruppo di
studenti siciliani.
Pronta e attenta la risposta di Barca. Mila Spicola, sull’Unità di oggi in edicola, racconta la storia che val la pena di leggere. IL SUD - Mila Spicola: La politica ai tempi di Twitter. Se il ministro risponde in rete...Volevo
intitolare questo articolo “ scuola liquida” per descrivere come vedo
la scuola italiana oggi. Ma per non scimmiottare Baumann, e per ragioni
più prosaiche, ho deciso di chiamarla “solubile”: cioè uno stato
liquido senza forma, senza scheletro, amebica ma con tracce di
sali e zuccheri sciolti qua e là che non riescono a fare massa. Dalle
tracce forse si può ri-partire per ri-trovare un sensato senso
pubblico per una futura formazione nel nostro paese
migliore dell’attuale?
Raffaele Iosa: La scuola solubileLa
scuola italiana in questo momento si trova a dover affrontare dei
passaggi troppo stretti, che richiederebbero tempi più distesi e
analisi preliminari più approfondite. Il tempo però manca perché il
Miur non ha voluto o saputo affrontare per tempo questi problemi,
mentre le analisi non sono approfondite perché esiste una cortina molto
colpevole a protezione dei dati necessari a prendere provvedimenti non
orizzontali (generici), ma verticali (mirati). Mancando completamente
una valutazione del sistema dell’istruzione, manca anche una sua
conoscenza approfondita, unica condizione possibile per fare scelte
selettive e migliorative. In questo contributo mi soffermo solo su tre
punti nodali di questo inizio 2012.
Stefano Stefanel: Passaggi troppo strettiMaddalena
Calvisi, 40 anni, due figli, spiega la decisione di diventare una
'insegnante a chilometri zero': "Avevo solo due possibilità, rinunciare
alla supplenza o tagliare le spese di trasporto"
LA NUOVA SARDEGNA: Oristano, la scuola non paga più: supplente pianta tenda nel cortileDue
spettri s' aggirano per le scuole italiane: la lavagna interattiva e il
tablet. Il primo è un apparecchio del tipo dell' iPad, che si collega
in rete e permette di leggere, ascoltare, vedere, scrivere, calcolare
più o meno come un computer, con la differenza che pesa solo qualche
centinaio di grammi. La lavagna interattiva è un grande display che
sembra una lavagna: ci si scrive con una penna speciale o col dito e
quel che si scrive si può salvare, modificare, spedire... Da un po' di
tempo qualcuno ha stabilito che sono il futuro della scuola: nessuno sa
di preciso chi abbia preso questa decisione ma sta di fatto che, appena
un ministro s' installa, dichiara che i due gadget sono indispensabili.
Il ministro Profumo non fa eccezione
Raffaele Simone: Se a scuola internet rende stupidiNelle
democrazie evolute - in questo una parte d’Europa insegna - i
meritevoli sono incoraggiati e sostenuti laddove cresce, insieme, la
qualità di tutti. Nel leggere il programma del ministro Profumo
presentato in Parlamento in questi giorni, si coglie una sensibilità
che mi pare vada in questa direzione. È una novità. Ad esempio, una
forte sensibilità sulla questione sociale della scuola, sulle
diseguaglianze, sugli abbandoni, sui gravi problemi del mezzogiorno e
la parallela necessità di rafforzare strumenti di sostegno - anche
economici - per coloro che non ce la fanno, per le famiglie dove
maggiore è il disagio. Siamo un Paese che spreca parte troppo grande
delle proprie intelligenze. Altrettanto significativo è quel che egli
dice rispetto all’autonomia scolastica che in questi anni è stata
bersaglio di insensibilità burocratiche e ostilità politiche.
Luigi Berlinguer: La scuola è la mia casaIl responsabile
dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha confermato ai microfoni di
Tgcom24 la convocazione per oggi di un Consiglio dei ministri
incardinato sul tema delleliberalizzazioni. "Il Paese deve cambiare e
diventare più aperto", ha spiegato il ministro, che ha inoltre
auspicato un sostanziale "ringiovanimento" del sistema scolastico.
Maria Saporito: Profumo: Verso una scuola più "giovane"La
figura dell'insegnante di sostegno è molto importante non solo per il
processo formativo dell'alunno con disabilità, ma anche per promuovere
e favorire il processo d'inclusione scolastica. Gli insegnanti di
sostegno rilevati dal Miur sono poco più di 63 mila e il numero medio
di alunni con disabilità per insegnante è molto vicino, a livello
nazionale, a quello che era il tetto previsto dalla Legge 244/2007 (un
insegnante di sostegno ogni due alunni con disabilità)
LA STAMPA: Istat, aumentano gli studenti disabili sono 139mila, il 3% del totalePresenti, ma non ancora
totalmente integrati. È la fotografia sulla situazione vissuta dagli
alunni con disabilità nella scuola italiana. A scattarla è stato
l’Istat nel suo «report» per l’anno scolastico 2010/2011. Rappresentano
il 3% del totale della popolazione studentesca, ma poco più del 50% di
loro partecipa anche alle attività extradidattiche della classe in cui
sono inserite. E anche gli stessi edifici non sempre sono in grado di
superare i problemi di accesso per gli alunni con disabilità motorie.
Enrico Lenzi: Disabilità a scuola, integrazione lontana
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)"La Chiesa parli chiaro contro le mafie" di don Tonino Palmese Spesso, i mafiosi ostentano e convivono con simboli religiosi e usano linguaggi propri della fede. Di fronte ad espressioni cultuali e culturali è necessario chiederci come è stato possibile nel tempo, che persone dedite alla morte e alla violenza, abbiano potuto conciliare il senso di Dio con il crimine. Quando ci si trova davanti a questa schizofrenia della fede e dell’agire, la Chiesa non solo non può tacere, ma deve rivisitare il suo impegno di evangelizzazione e di testimonianza della carità. È necessario che si consideri tale fenomeno prendendo in esame due facce della stessa medaglia: la fede (l’immagine di Dio) e la Chiesa (nel senso del suo ruolo in terra di mafia). La Chiesa parli chiaro contro le mafie di don Tonino Palmese--------------------------------------- “ Sono sicuro di riuscire
a trovare il modo di continuare a fare il mio lavoro. Non penso che un
giornalista possa cambiare il mondo, ma credo nell’utilità sociale del
mestiere di giornalista”: lo ha detto Giovanni Tizian, appena
saputo, da una serie di intercettazioni ambientali ordinate dalla
magistratura ,che ‘ndrangheta e camorra avevano intenzione di compiere
un agguato mortale contro di lui. Giovanni vive ora sotto scorta. E
nelle sue parole, c’è la dimensione morale, etica e culturale di un
giornalista che vuole vivere e fare il proprio lavoro di denuncia , a
difesa della legalità e contro la criminalità organizzata; vuole
lavorare, fare quel “mestiere” che è il sale della democrazia,
aumentando la conoscenza su fenomeni criminali che invece le
mafie vogliono tenere nascosta.
Santo Della Volpe: Io mi chiamo Giovanni Tizian“Dobbiamo
continuamente affermare che la Chiesa non ha l’esclusiva della
salvezza, ma Dio offre la salvezza a tutte le genti. Per questo essere
cristiani non è un privilegio ma una responsabilità. Il mio compito di
cristiano non è di comandare sugli altri, ma di aiutarli nella piena
realizzazione di sé. A voi giovani è affidata l’eredità del Concilio!”
Vivere per un weekend nella casa del Vescovo Bettazzi è staa
un’occasione straordinaria per il COLLETTIVO GIOVANI. E’ stato ancora
un intenso lavoro di politica dal basso, anzi dala collina del castello
di Albiano. Il Collettivo ha studiato in particolare la
MAFIA/’NDRANGHETA AL NORD.
COLLETTIVO GIOVANI DI PAX CHRISTI: "La legalità è la carità laica" (Luigi Bettazzi)Omissioni,
bugie, compromessi, prestiti, abbandoni, violenza: di questo è fatta la
vita del giocatore d'azzardo quando il gioco pian piano si trasforma in
dipendenza compulsiva, e quindi in patologia. Una patologia che in
Italia si sta espandendo a macchia d'olio, con 800mila persone
dipendenti e 2 milioni a rischio. “Un danno sociale, ma anche umano” ha
commentato il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti che oggi a
Roma ha presentato il dossier dal titolo “Azzardopoli, il paese del
gioco d'azzardo, dove quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a
giocare”.
Anna Toro: Gli artigli delle mafie sul business del gioco d'azzardoBeni della mafia, parla don Ciotti
A 15 anni dalla legge per il riutilizzo sociale delle proprietà dei mafiosi sono tanti i risultati ottenuti. Ma sono ben 3.185 quelli ancora da assegnare. Ecco perché. Luciano Scalettari: Uno schiaffo alla mafia - Intervista a don Ciotti (prima parte) Luciano Scalettari: La mozzarella liberata - Intervista a don Ciotti (seconda parte) Luciano Scalettari: Scheda - I numeri dei beni confiscati
La pace: incontro con l'altroHOREB n. 60 - 3/2011TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI Quando
si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze
strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la
pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di
questo mondo.
Nella
riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio
e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti,
Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24).
Gesù
viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti
e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At
10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo,
ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia
tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20).
Con
la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in
sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani
giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è
la nostra pace” (Ef 2,14).
Proprio
perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si
lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza
etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e
supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo,
allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita
coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e
del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.
Questo
l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e
formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma
e valorizzi il quotidiano. Editoriale SommarioE' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it --------------------------------------- (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Scuola di Formazione per la Vita Cristiana "SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale del Vicariato di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) Scuola di Formazione per la Vita Cristiana
"SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale
Vicariato di Barcellona P. G. (ME)
III ANNO
--------------------------------------- (SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Il priore della Comunità monastica di
Bose, padre Enzo Bianchi, presenta il settimo e ultimo volume della
collana "Lettere a un amico sulla vita spirituale".
Enzo Bianchi: impara l'amore (video) |
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CHIESA
E SOCIETA'
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Migranti e nuova evangelizzazione. L'impegno della Chiesa italiana per la 98.ma Giornata mondiale
Senza tutela non c’è futuro
Riccardi: "Prolungare a un anno il periodo di ricerca lavoro per gli immigrati"
Materiali, sussidi e informazioni nel sito internetwww.migrantes.it
Guarda il video dell'intervista a Monsignor Giancarlo Perego
intervento mons. Perego (pdf)
Intervento Schettino (pdf)
Intervento Pompili (pdf)
L'omelia via Twitter, 140 battute per parlare a un pubblico immenso
Il cardinale Gianfranco Ravasi e i social network.
Il cardinale Ravasi su Twitter: i miei messaggi sono per tutti. Omelie e catechesi nel linguaggio della rete
L'omelia via Twitter: dal vescovo francese Hervé Giraud al cardinale Gianfranco Ravasi?
Il cardinale Gianfranco Ravasi e i social network.
Nuovo Testamento in cuffia a tutte le latitudini
Silvia Guidi: Se il vescovo cinguetta
Cristian Martini Grimaldi: Il Vangelo al tempo di Facebook
Meditazioni via internet (video)
Matteo Lo Presti: I motori di ricerca cambiano l'idea stessa di Dio?
Video
«Un decreto al mese per liberalizzare Tasse? No, capitolo chiuso»
Maurizio Tirittico: Pensare al dopo Monti per "restaurare" la democrazia
Franco De Anna: Restaurare la democrazia? Delle ambiguità della "restaurazione" (Più la "controreazione" di Maurizio Tirittico)
Massimo Franchi: Sindacati, piattaforma unitaria contro la precarietà
Federica Fantozzi: No ai referendum, Napolitano "Ora riforma tocca alle Camere"
Luigi La Spina: Chiusi nel bunker
Marcello Sorgi: Il doppio "no" rafforza il governo
Michele Ainis: Ora cambiatela. E in fretta
Comunicato: Difendiamo l'esito del referendum. 27 milioni di voti non contano più nulla?| BENEDETTO XVI |
Angelus - 8 gennaio 2012, Festa del Battesimo del Signore
Udienza - 11 gennaio 2012, La preghiera di Gesù nell'Ultima Cena
Omelia - 8 gennaio 2012: Festa del Battesimo del Signore
Discorso - Presentazione degli auguri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede (9 gennaio 2012)
Discorso - Agli Amministratori della Regione Lazio e del Comune e della Provincia di Roma (12 gennaio 2012)
il testo integrale dell'Omelia nella Festa del Battesimo del Signore
il testo integrale dell'Angelus
il testo
integrale del discorso in occasione della presentazione degli auguri
del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede
video
Con umile coraggio
il testo integrale del Comunicato sulla Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede
Padre Geissler: quando il cuore non brucia, la fede non può essere trasmessa
Istruzioni per l'uso per l'anno della fede
La Chiesa inerte di Raniero La Valle
VATICANO II, 50 ANNI DOPO di José Comblin
Andrea Tornielli: Il Papa ai diplomatici: «Basta persecuzioni dei cristiani»
RADIO VATICANA: audio
RADIO VATICANA: audio|
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2011" Pagina speciale di TEMPO PERSO |
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