QUELLI DELLA VIA
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Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore

(cfr. 1 Corinzi 15, 51-58)

"SETTIMANA DI PREGHIERA  
PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI"
18-25 gennaio

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO 
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

Nota:
I testi biblici riportati sono tratti da:
‘Parola del Signore’ – La Bibbia, Traduzione interconfessionale in lingua corrente
Leumann / Roma, Elledici / Alleanza Biblica Universale, 2000


 

OTTAVO GIORNO:  

Uniti nel Regno di Cristo
“I vincitori li farò sedere insieme a me, sul mio trono” (Ap 3, 21)

1 Cronache 29, 10-13
Puoi dare a tutti gloria e potere

Egli disse: «Benedetto sei tu, Signore Dio d'Israele e nostro padre, da sempre e per sempre. Tu, o Signore, sei grande e potente, tu solo hai bellezza, maestà e splendore. In cielo e sulla terra tutto ti appartiene, tu sei re e sovrano di ogni cosa. La gloria e il potere vengono da te, tu domini su tutte le cose. Tu hai forza e potenza e puoi dare a tutti gloria e potere. Tu sei il nostro Dio, noi ti ringraziamo e celebriamo la tua grandezza».

Salmo 21(20), 1-8
Gli hai posto sul capo una corona d’oro puro

Per il direttore del coro. Salmo di Davide.
Signore, il re è felice per la tua potenza!
È pieno di gioia, perché gli hai dato vittoria!
Tu hai esaudito i suoi desideri,
non hai respinto le sue richieste.
L’hai colmato di benedizioni e favori,
gli hai posto sul capo una corona d'oro puro.
Ti ha chiesto vita e tu gliela hai data,
lunghi giorni senza mai fine.
Lo fai vincere e la sua gloria è immensa,
lo ricopri di grande splendore.
La tua benedizione è su di lui per sempre,
con la tua presenza lo rendi felice.
Il re pone tutta la sua fiducia nel Signore;
non vacillerà, perché Dio l'Altissimo è fedele.

Apocalisse 3, 19b-22
I vincitori li farò sedere insieme a me, sul mio trono

Il Signore disse: «Cambiate vita, dunque, e impegnatevi con tutte le forze.
«Ascoltate, io sto alla porta e busso. Se uno mi sente e mi apre, io entrerò e ceneremo insieme, io con lui e lui con me. I vincitori li farò sedere insieme a me, sul mio trono, così come io mi sono seduto da vincitore insieme al Padre mio, sul suo trono. Chi è in grado di udire ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese».

Giovanni 12, 23-26
E chi serve me sarà onorato dal Padre

Gesù rispose: «L’ora è venuta. Il Figlio dell’uomo sta per essere innalzato alla gloria. Se il seme di frumento non finisce sottoterra e non muore, non porta frutto. Se muore, invece, porta molto frutto. Ve l’assicuro. Chi ama la propria vita la perderà. Chi è pronto a perdere la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io ci saranno anche quelli che mi servono. E chi serve me sarà onorato dal Padre».

Commento

Gesù Cristo è il primo risorto dalla morte. Egli ha umiliato se stesso ed è stato esaltato. Cristo non è geloso della sua vittoria, ma condivide il suo Regno e la sua vittoria con tutte le persone.
L’inno di Davide , che canta la gioia del re e del popolo prima che venisse costruito il tempio, annuncia la verità che tutto accade per grazia. Anche un monarca terreno che ha “forza e potenza” e può “dare a tutti gloria e potere” (1 Cr 29, 12) può essere immagine del Regno di Dio.
Il salmo di ringraziamento da parte del re sviluppa questa idea e la lettura cristiana gli dà anche un senso messianico; Cristo è il vero Re, ricolmo di benedizioni e di vita, è la presenza perfetta di Dio in mezzo al suo popolo. In un certo senso, questa immagine può anche riferirsi al popolo. Non sono forse gli esseri umani il coronamento della creazione? Non vuole forse Dio che diventiamo “co-eredi” del suo Figlio e membri della sua stirpe reale?
Le lettere alle sette chiese locali nel Libro dell’Apocalisse costituiscono un messaggio alla Chiesa di tutti i tempi e in tutti i luoghi. Coloro che accolgono Cristo nelle loro case saranno invitati a condividere con lui il banchetto della vita eterna. La promessa di sedere sul trono, inizialmente annunciata ai Dodici, è ora estesa a tutti coloro che hanno vinto.
“Dove sono io ci saranno anche quelli che mi servono” (Gv 12, 26): possiamo collegare il “sono io” di Gesù all’ineffabile nome di Dio. Il servo di Gesù, che il Padre onora, sarà dove è il suo Signore, che lo
ha posto alla destra del Padre per regnare.
I cristiani sono consapevoli che l’unità fra di loro, anche se richiede uno sforzo umano, è soprattutto un dono di Dio. È una condivisione nella vittoria di Cristo sul peccato, sulla morte e sul male che causa le divisioni. La nostra partecipazione alla vittoria di Cristo raggiunge la sua pienezza in cielo. La nostra comune testimonianza al vangelo dovrebbe mostrare al mondo un Dio che non ci limita né ci costringe. Dovremmo annunciare in modo credibile alle persone del nostro tempo che la vittoria di Cristo supera tutto ciò che ci impedisce di condividere la pienezza di vita con Lui e con gli altri.

Preghiera

O Signore onnipotente, Tu che governi tutto, insegnaci a contemplare il mistero della tua gloria. Fa’ che accogliamo i tuoi doni con umiltà e rispettiamo la dignità di ogni persona. Fa’ che il tuo Santo Spirito ci renda forti per la battaglia spirituale che ci attende, affinché, uniti in Cristo, possiamo regnare con lui nella gloria. Te lo chiediamo per colui che ha umiliato se stesso ed è stato esaltato, che vive con te e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

Domande per la riflessione personale

1. In quale modo la falsa umiltà e il desiderio della gloria mondana sono presenti nella nostra vita?
2. Come esprimiamo insieme la nostra fede nel Regno di Cristo?
3. Come esprimiamo la nostra speranza nel Regno di Dio che viene?

 

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