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EXPO DEL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA / 1

AVEVO FAME E MI AVETE DATO DA MANGIARE
AVEVO SETE E MI AVETE DATO DA BERE

di Giuliana Martirani

1° OBIETTIVO DEL MILLENNIO : SRADICARE LA POVERTÀ ESTREMA E LA FAME NEL MONDO
Gli Obiettivi del Millennio (Millennium Goals)
Durante il Vertice del Millennio, indetto dalle Nazioni Unite nel settembre del 2000, sono stati assunti da tutte le Nazioni del mondo gli 8 Obiettivi del Millennio (MDGs), finalizzati ad uno sviluppo più equo, rispettoso dei diritti umani e dell'ambiente, da realizzare entro il 2015, ma non siamo riusciti neanche ad iniziare.....
I leader dei Paesi poveri si sono impegnati a orientare le proprie nazioni verso gli obiettivi di sviluppo rafforzando il buon governo, le istituzioni e le politiche sociali.
I leader dei Paesi ricchi si sono impegnati a incrementare qualità e quantità degli aiuti a una più efficace e rapida riduzione del debito estero e a garantire regole commerciali più eque, un maggiore accesso ai mercati e trasferimento di tecnologie verso i Paesi più poveri.

OGNI 5 SECONDI UN BAMBINO MUORE DI FAME. 47.000 PERSONE MUOIONO DI FAME TUTTI I GIORNI. 
Un miliardo di persone (cioè un uomo su sei) sono gravemente e permanentemente sottoalimentate; mentre l’agricoltura mondiale al livello di sviluppo attuale potrebbe nutrire, senza problemi, dodici miliardi di esseri umani fornendo loro 2700 Kcal al giorno! Quindi non esiste in realtà alcuna fatalità. 
Nel 2005, per la prima volta, le spese mondiali per gli armamenti (non le spese militari nel loro complesso, ma le spese per le armi) hanno superato i mille miliardi di dollari l’anno. Viviamo in un mondo d’assurdità totale.

L’OBIETTIVO N.1 MIRA AD ELIMINARE LA POVERTÀ ESTREMA E LA FAME NEL MONDO:
• Dimezzare la percentuale di popolazione che vive con meno di un dollaro al giorno.
• Dimezzare la percentuale di popolazione che soffre la fame.
Alla Conferenza di Monterrey delle Nazioni Unite (2002) si calcolò che sarebbe stato sufficiente lo 0,5% del Prodotto Interno Lordo dei Paesi Industrializzati per far fronte al costo della realizzazione di tutti gli 8 obiettivi del Millennio. Questa percentuale è addirittura infe¬riore allo 0,7% che i paesi ricchi hanno già promesso di investire.
• 862 milioni di persone soffrono la fame (stima Fao 2008). 
• 50.000 persone al giorno muoiono per cause legate alla povertà.
• 982 milioni di persone vivono con un dollaro al giorno o meno (stima della Banca Mondiale 2008).
Oggi ci sarebbe la disponibilità di cibo necessaria per sfamare un pianeta da 12 miliardi di abitanti. La crisi alimentare non è un problema di scarsità di cibo, ma piuttosto di distribuzione delle risorse e di speculazione finanziaria sui prodotti agricoli.

La sfida cui si trova di fronte l’Asia meridionale è quella di riuscire a migliorare la distribuzione del cibo di cui dispone a volontà. 
In Africa sub-sahariana si tratta anche di ri-orientare, diversificare e incrementare la produttività agricola.

GAUDIUM ET SPES, 69.
Colui che si trova in estrema necessità ha diritto di procurarsi il necessario dalle ricchezze altrui.
Considerando il fatto del numero assai elevato di coloro che nel mondo intero sono oppressi dalla fame, il sacro Concilio richiama urgentemente tutti, sia singoli che autorità pubbliche affinché - memori della sentenza dei Padri: «Dà da mangiare a colui che è moribondo per fame, perché se non gli avrai dato da mangiare, lo avrai ucciso» realmente mettano a disposizione ed impieghino utilmente i propri beni ciascuno secondo le proprie risorse, specialmente fornendo ai singoli e ai popoli i mezzi con cui essi possano provvedere a se stessi e svilupparsi.
 
Giuliana Martirani





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